Io sottoscritto dichiaro che in coscienza non posso approvare le norme discriminanti contenute nel decreto sicurezza e in particolare dichiaro pubblicamente la mia obiezione di coscienza che esprimerò nelle forme a me possibili :
- contribuirò a raccogliere la somma corrispondente all'aumento di spesa per rinnovare il permesso di soggiorno per una persona immigrata;
- sosterrò nelle forme possibili medici che si rifiuteranno di denunciare gli immigrati irregolari;
- contribuirò a sostenere operai, elettricisti ed idraulici che saranno disposti a prezzo solidale a rendere abitabili le case di immigrati;
- mi renderò disponibile a collaborare con chi, associazioni e privati, sostiene il peso dell'accoglienza e della solidarietà e si impegna per il superamento delle discriminazioni nella scuola, nel lavoro, nella sanità, con chi è immigrato in Italia
Firma
Invierò copia di questa dichiarazione al Ministro degli Interni
(Ministero dell'Interno
Piazza del Viminale n. 1 - 00184 Roma)
e al Sindaco della mia cittàper adesioni ed informazioni:
http://decretosolidarieta.blogspot.com/
e-mail: decretosolidarieta@gmail.com
Invitiamo artigiani, medici, insegnanti, sindaci, amministratori e cittadini a dichiarare pubblicamente la propria obiezione di coscienza alle norme discriminanti del decreto sicurezza.
Proponiamo di organizzare momenti pubblici nelle nostre città in cui le persone dichiarino il loro impegno per la solidarietà e non per la discriminazione e proponiamo un segno visibile per questa scelta: due strisce di stoffa , bianca e nera, intrecciate, da portare al polso o attaccati ai vestiti.
Altri stati ci accusano di razzismo e discriminazione per questo decreto. Io in questi casi mi vergogno di essere italiana.
RispondiEliminaLa vera insicurezza è la criminalità organizzata con la politica collusa,
RispondiEliminache per distogliere l'attenzione se la prende con i disperati, che poi sono gli effetti collaterali
di questo sistema che affama e tiranneggia milioni di persone.
Fabrizia Arduini